Io quando infine arriva il Natale
Mi travesto da Babbo Natale
Per il Gran Centro Commerciale
È una mera questione venale
Conseguenza della mia condizione mortale
Di maschio non alfa occidentale.
Così lo faccio e con dedizione totale
Mettendo da parte la questione morale
Il costume in vero mi sta un poco male
E son pure allergico: corro un rischio fatale
Ne ho chiesto uno in fibra vegetale
Ma la direzione non è solidale.
La clientela poi è davvero bestiale
Chi mi chiede un prezioso bracciale
Chi mi chiede una nave spaziale
Chi una fotocamera digitale
Oltretutto lo fano con atteggiamento brutale:
I bambini poi sono il peggio del mondo animale!
Oggi uno mi calciò in zona genitale
Con la forza di un modesto cinghiale
Sicché stanotte dovrò usare un pitale
Triste destino insomma il mio a Natale
Io che sarei anche un tipo da manuale
Da sempre fedele al mio anello nuziale
Io, che non mi attacco mai al boccale
Che non ho anelito insurrezionale
Io, senza neanche un processo penale.
Io, se esistesse Babbo Natale
Non gli farei nessuna richiesta speciale
Non gli chiederei una lasciva vestale
Non una vincita sensazionale
O non un villone nella capitale
Con vista aperta sul foro imperiale
Neppure uno squallido bilocale
In provincia di Acireale.
Io se esistesse Babbo Natale
Nella lettera azzarderei una richiesta banale:
“A tutela della mia salute mentale
– scriverei – Io, caro Babbo Natale,
Da te vorrei una cosa davvero normale
La noia d’un innoquo impiego statale!”

af