robe più o meno poetiche di Andrea Fabiani

Categoria Cronache del 42

storie da trasporto pubblico

Il posto vuoto

L’ultima volta che l’ho visto indossava un maglione di lana rossa che gli fasciava vistosamente la pancia, dei jeans larghi e sformati, scarponi da trekking marroni e il solito berretto con la visiera. Sul berretto era stampato in rilievo il… Continua a leggere →

Il tuo odore

Sedevo su un seggiolino dell’autobus già da una decina di minuti, quando ha preso posto accanto a me, distraendomi e travolgendo il mio mondo. Ha il tuo stesso odore. Non dico che abbia messo un profumo che usi anche tu,… Continua a leggere →

La devota

E’ bellissima, ritta davanti a me, forte, sicura. Mi ipnotizza l’eleganza dei suoi gesti, l’armonia con cui, mentre mi parla, le sue mani disegnano dei semicerchi nell’aria; la profondità invitante dei suoi occhi neri mi rapisce, ma più di ogni… Continua a leggere →

Incontro #2

I nostri occhi si incontrano, tra il dondolio delle teste di tutti gli altri passeggeri. Si trovano, poi si perdono. Si cercano di nuovo. Mi guardi come si guarda qualcosa che si desidera, lo vedo, lo so. E poco importa… Continua a leggere →

Incontro #1

I nostri occhi si incontrano, tra il dondolio delle teste di tutti gli altri passeggeri dell’autobus. Si trovano, poi si perdono. Si cercano nuovamente. Mi guardi come si guarda qualcosa che si desidera, lo vedo, lo so. Poco importa che… Continua a leggere →

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