Ricordo bene

Ricordo bene
il profumo, il sapore
di fumo che c’era
nella tua bocca,
l’eleganza, i riflessi
argentati
dei tuoi capelli bagnati,
i sorrisi, la libertà
di sentirci indifesi.

Ricordo il dolore
della tua pelle, il calore
il mischiarsi
del nostro sudore, il tuo
corpo piccolo, il mio
sangue in circolo, il battito
del tuo cuore.

Ricordo vibravi
vibravo, però
fuori tempo.
Non riuscivamo
ad essere armonici,
eravamo tragici
goffi, confusionari,
come mai disperati.

Ricordi i respiri
strozzati? Il mondo
che andava in pezzi?
La morte, gli argini che cedevano,
l’esondazione?
Ricordi la distruzione,
il peccato, il senso
profondo di vuoto? Il tempo
come fermato?

Ricordo piangevi,
alla fine, piangevo
ma piano. Dicevi
ti amo, mentendo, dicevo
domani, mentendo,
dicevo accadrà.

Ricordo l’immenso
deserto della realtà
tutt’intorno, ricordo non c’era
più niente da dire, eppure
facemmo giorno. Volevamo parlare
inutilmente parlare,
ancora parlare,
farci del male.

Ricordo più tardi
la strada deserta, fuori,
aldilà della porta,
i resti neri
di alcuni petardi,
per terra, l’alba, l’odore del pane,
un uomo e una donna
a spasso col cane.
In direzione di casa
il suono lontano
di alcune campane.

af