robe più o meno poetiche di Andrea Fabiani

Tag treno

Vecchio sorriso

Quando tornerai dal tuo lungo viaggio, verrò a prenderti al treno, avrò tanta paura, vedrò se i tuoi occhi saranno ancora i tuoi occhi, il tuo collo il tuo collo, se tutto di te sarà sempre te o se avrai… Continua a leggere →

Neurotossina

Sono seduto nello scompartimento di un intercity, diretto a Genova, quando mi rendo conto che ho bisogno di abbracciare qualcuno. All’improvviso, nel beccheggio ferroso del treno, schiacciato dal buio che preme oltre i finestrini, chiuso in uno spazio estraneo, comprendo… Continua a leggere →

Poi (problemi di circolazione)

Poi il mio treno si è fermato alla stazione di Levanto per problemi di circolazione, così ha detto la voce, a mio nonno,

Come la prima volta

Penso spesso di uccidermi. Ogni volta che mi affaccio da un finestra o da un terrazzo o comunque da una certa altezza, una vocina dentro di me mi sussurra: “Dai buttati”. Allo stesso modo ogni volta che, come adesso, sono… Continua a leggere →

Il mio treno tra un’ora

Il mio treno tra un’ora. Il mio sedere seduto un’ora su questa panca caldissima. Il mio sedere seduto sudato su questa panca

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