robe più o meno poetiche di Andrea Fabiani

Categoria Cronache del 42

storie da trasporto pubblico

Luigi

La mattina sono sempre molto distratto. Sarà la poca voglia d’andare in ufficio, sarà la noia che invariabilmente provo sugli autobus, o il sonno ancora appiccicato alla pelle, fatto sta che il mondo che mi ondeggia attorno, dentro il Quarantadue, sballottato… Continua a leggere →

Modì

A volte lo faccio ancora, se è una bella giornata e non sono troppo in ritardo scendo dall’autobus un paio di fermate prima, attraverso il viale trafficato e cammino fino al mare. Imbocco il vicolo tra i palazzi che conduce a questo… Continua a leggere →

Pelle

È luglio, l’autobus è vecchio e affollato, l’aria condizionata rotta. Un anziano sale a bordo e dal fondo si lamenta a voce alta dei trasporti pubblici. Lui alza per un attimo la testa da libro che sta leggendo, poi la… Continua a leggere →

Sala d’attesa

Siamo tutti in attesa, tutti in silenzio. È mattina presto, ma c’è già molta luce. Me ne sto seduto senza niente da fare, aspettando, guardandomi intorno. La donna davanti a me addenta a piccoli morsi una brioche. Il sacchetto di… Continua a leggere →

Morgana

Aveva appena smesso di piovere, una delle prime piogge consistenti d’autunno. Le gocce pesanti avevano lasciato sull’asfalto una patina d’acqua, che stendendosi su tutto – strada, auto parcheggiate, passeggiata e villette – pareva porre definitivamente fine all’estate. Il cielo, nello… Continua a leggere →

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