Un altro giorno
mi s’adagia addosso,
sulla schiena già curva
di troppi altri portati,
senza un germoglio, una voglia,
come fossero pietra.
Un altro ne cadrà.
E un altro poi.
E un altro ancora.
Finché palmi e ginocchia
troveranno la terra,
gli occhi una lacrima,
la mente un’idea,
così ovvia e nascosta:
il tempo non passa,
il tempo si ferma.
af
Lascia un commento