robe più o meno poetiche di Andrea Fabiani

Tag braccia

Luigi

La mattina sono sempre molto distratto. Sarà la poca voglia d’andare in ufficio, sarà la noia che invariabilmente provo sugli autobus, o il sonno ancora appiccicato alla pelle, fatto sta che il mondo che mi ondeggia attorno, dentro il Quarantadue, sballottato… Continua a leggere →

Sottrazione

Contemplo l’inutilità d’un paio di braccia che non potevano più stringerti e che per questo mi sono tagliato via.

Ogni sera, vedendoti

Ogni sera, vedendoti tornare a casa per la mia strada mi domando il tuo nome. Fermarti e chiederlo non mi è possibile: non ho fiato, né voce

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