Svolgo un lavoro che, obiettivamente, la maggior parte della gente sottovaluta. Quando non lo dimentica completamente. Eppure, credetemi, senza di me, senza la mia opera, questo balordo mondo su cui tutti camminiamo non potrebbe andare avanti, si accartoccerebbe su se… Continua a leggere →
Ho conosciuto Chiara quand’ero al secondo anno di università. Lei era una matricola, avevamo qualche amico in comune, ci hanno presentati a una festa, poi ci siamo incontrati nei vasti e freddi corridoi dell’ateneo, poi abbiamo cominciato a pranzare insieme,… Continua a leggere →
L’ultimo giorno dell’anno ho avuto la febbre. Non altissima ma abbastanza per convincere mia madre a proibirmi di uscire. Senza almeno un po’ di febbre, o una qualche altra motivazione convincente, mia madre non mi avrebbe mai permesso di restare a… Continua a leggere →
Erano circa le dieci del mattino del 25 dicembre, quando il portone di casa mi si richiuse fragorosamente alle spalle. Sopra la mia testa si stendeva un’unica enorme coperta di nuvole scure e fredde. Feci la strada dal mio palazzo… Continua a leggere →
L’ultima volta che l’ho visto indossava un maglione di lana rossa che gli fasciava vistosamente la pancia, dei jeans larghi e sformati, scarponi da trekking marroni e il solito berretto con la visiera. Sul berretto era stampato in rilievo il… Continua a leggere →
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